MERCATO DI SANTA CATERINA, BARCELLONA ... DESCRIZIONE DELL'
OPERA E COMMENTO
Progettato da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue ed
inaugurato nel 2005 è uno degli edifici più caratteristici della città.
Originariamente costruito nel 1848 sui resti di un convento.
La struttura è situata all'interno del centro storico di
Barcellona e ben radicata nell'impianto medievale. L'elemento principale
dell'opera è la copertura che si stende come un velo sui volumi sottostanti
formando tre zone rialzate come delle navate che stanno a simboleggiare la
preesistenza di una chiesa e di un monastero che in occupavano l'area. La
particolarità dell'area di progetto infatti è la stratificazione architettonica
e la complessità del lotto così profondamente radicato nel tessuto medievale.
La soluzione dei progettisti non previde un bypass della storia cittadina, ma
un'integrazione della storia del luogo con il progetto tenendo in vita i resti
del passato per poter dare la possibilità ai fruitori dell’edificio di
apprezzarli gratuitamente.
Modifica che venne fatta alla struttura fu quella di
eliminare il muro perimetrale posteriore.
Numerosi aspetti positivi dal punto di vista sociale vengono
apportati dal progetto, come le residenze (situate nella parte a sud ovest) che
sono state ideate per ospitare gli anziani non autosufficienti del quartiere, l’inserimento
di spazi polifunzionali per eventi culturali o di altri per esposizione dei
ritrovamenti archeologici.
E' a tutti gli effetti uno spazio ideale per la vita
sociale.
Dal punto di vista tecnico la struttura che sorregge la
copertura è formata da archi metallici con curvature diverse e i pilastri che
reggono la struttura aggettante rispetto alle antiche mura perimetrali non
toccano fisicamente la preesistenza.
In verità la copertura non è singola, ma un assemblaggio di
7 coperture diverse composte per creare il drappo che copre il complesso.
L’ intera copertura è formata da 325.000 elementi esagonali
modulari di 67 diverse gradazioni di colore.
Il progetto a mio parere è un esempio perfetto di mixitè non
solo funzionale, ma anche temporale, motivo per cui ho deciso di prenderlo in
esame oltre al fatto che ho visitato Barcellona 8 volte ed ho potuto apprezzare
quest’opera in diverse occasioni.
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